1. Diffusione nel mondo. Il russo è una delle lingue più parlate al mondo – l’ottava dopo inglese mandarino hindi spagnolo arabo francese malese – con circa 280 milioni di persone nel mondo che lo conoscono, di cui 170 in Russia. Imparandolo, potrai comunicare con un ventesimo della popolazione mondiale in più. Secondo la piattaforma Babbel, è la lingua più parlata nel continente europeo. Inoltre, poiché solo il 5% dei russi dichiara di parlare inglese, la conoscenza del russo è fondamentale per muoversi sul territorio (non solo russo, ma di tutta la zona ex sovietica).

2. Logica. La struttura della lingua russa si basa sulle declinazioni e costringe chi la studia a vedere il mondo in modo diverso, anche perché ogni verbo ha reggenze ben precise, e manca completamente l’articolo sia determinativo sia indeterminativo, ciò che lascia a chi ascolta o legge la possibilità di stabilire interpretazioni alternative. Per queste ragioni, lo studio del russo può essere paragonato a una vera e propria “palestra” per il nostro cervello: affrontandone la grammatica, impariamo a muoverci in un sistema linguistico lontano dal nostro e sviluppiamo un metodo di apprendimento rigoroso, applicabile in molti altri contesti.

3. Ogni verbo sono due. I verbi russi si dividono a seconda dell’aspetto, perfettivo o imperfettivo. I primi hanno il significato di azioni compiute, i secondi di azioni nel loro svolgersi, o svolte nell’arco di molto tempo e più volte. Pensate che siano matti questi russi? In realtà, la categoria dell’aspetto verbale esiste anche in italiano, ma non ci sono verbi appositi: noi la veicoliamo attraverso la scelta del tempo verbale. La buona notizia è che in russo esistono solo tre tempi: passato, presente e futuro.

4. Alfabeto. L’alfabeto cirillico è stato creato da monaci greci ortodossi che, volendo cristianizzare gli antichi slavi privi di alfabeto, nell’800 hanno fatto ricorso in parte ai caratteri del greco e in parte a quelli di altre lingue, tra cui l’ebraico. Chi non sa il russo pensa che imparare l’alfabeto sia un ostacolo molto importante, ma in realtà imparare i 33 caratteri è piuttosto facile, e poi la pronuncia corrisponde in modo abbastanza preciso al carattere, indipendentemente da altre regole. Per esempio, in italiano la lettera C si pronuncia in modo diverso se è davanti a I o davanti a O o davanti a H, mentre in russo la lettera Ч si pronuncia sempre come la C nella parola «ciao», mentre la lettera К si pronuncia sempre come la C nella parola «caro». Esiste una sola lettera nella fonetica russa che noi non abbiamo: la i gutturale. Inoltre, l’alfabeto cirillico lo puoi usare anche per scrivere messaggi segreti in italiano!

5. Musicalità. La lingua russa è, insieme alla lingua italiana, una delle più musicali del mondo. Per questo motivo la poesia russa è molto ricca di capolavori che si avvalgono di tale musicalità, come accade anche alla poesia italiana. Per apprezzarli, bisogna leggerli nell’originale.

6. Capolavori. «L’appartenenza a un tipo è la morte dell’uomo», dice il dottor Živago di Pasternak. O meglio, così dice una traduzione italiana. Andiamo a controllare com’era l’originale? Dostoevskij scriveva certi libri in pochi giorni, Čechov scriveva racconti per mantenere la famiglia estesa: potrai leggerli in lingua originale e confrontare le traduzioni esistenti decidendo quali ti piacciono di più. Inoltre, la letteratura russa contemporanea è ricca di novità letterarie che si possono leggere appena uscite conoscendo la lingua.

7. Semiotica. Il mondo russofono ha generato molti movimenti di pensiero che hanno rivoluzionato il modo di pensare al testo e alla società. Negli anni Venti è nato il Formalismo russo, di cui facevano parte autentici geni come Roman Jakobson. Negli anni Trenta Vygotskij ha scoperto il linguaggio interno della mente. Negli anni Sessanta è nata la scuola semiotica di Tartu-Mosca, tuttora la più importante del mondo. Conoscere la semiotica ti dà una marcia in più per affrontare la vita, un metodo di analisi per capire le cose – pubblicità, moda, cinema, messaggi – anche sotto il livello della superficie apparente.

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