Padova: una città da vivere

 

Lo storico Tito Livio la vuole fondata dal troiano Antenore nel 1000 a.C., ma in realtà l’area era già popolata da una civiltà molto evoluta ed abile nel commercio di cui rimangono tracce inequivocabili. 

 

La SSML “Dante Alighieri” sorge a pochi passi dal centro storico di Padova, una città che ospita ogni anno circa 60 mila studenti e dove la vita studentesca e quella cittadina si intrecciano quotidianamente.

Padova offre numerose occasioni di socializzazione: gli eventi culturali, musicali e sportivi, gli aperitivi nelle piazze popolate di studenti e i moltissimi negozi rendono la città vivace e accogliente.

Padova è anche una città verde, ricca di parchi e piste ciclabili che consentono agli studenti di spostarsi comodamente da una parte all’altra della città, in modo semplice, grazie anche alle numerose possibilità di bike sharing (Goobike e Ridemovi) e monopattini in condivisione (Bit Mobility e Dott).

Prato della Valle

Sono 78 le statue di personaggi illustri che circondano la grande isola verde ellittica circondata da un canale: l’aspetto attuale fu dato nel 1775, per iniziativa del patrizio veneziano Andrea Memmo, con lo scopo di bonificare e rivitalizzare quella che una volta era un’area malsana e paludosa della città.

Caffè Pedrocchi

Il Pedrocchi è uno dei simboli di Padova, luogo eletto per la degustazione del caffè e della cucina. Riconosciuto come la sede più esclusiva del centro della città dove realizzare gli eventi più importanti e spettacolari.

Senza nome, del prato senza erba e del caffè senza porte”: la Basilica di S. Antonio, detta “del Santo”‚ il Prato della Valle, fino all’800 privo d’erba, e il Caffè Pedrocchi, “senza porte” perché rimase aperto giorno e notte dall’inaugurazione nel 1831 fino al 1916.

La Basilica di Sant’Antonio

La Pontificia Basilica di S. Antonio, che i padovani chiamano Il Santo, è il principale monumento di Padova e uno tra i maggiori capolavori d’arte del mondo. Riconosciuto dalla Santa Sede come Santuario internazionale, è anche uno dei più celebri e frequentati luoghi di culto della cristianità.

L’architetto è sconosciuto; probabilmente fu un francescano di genio e di vasta cultura figurativa. Il tempio fu iniziato nel 1232 a onore di s. Antonio di Padova e fu compiuto nella sua parte principale sul finire del 1200.

Giotto e gli Scrovegni

La Cappella intitolata a Santa Maria della Carità, affrescata tra il 1303 e il 1305 da Giotto su incarico di Enrico degli Scrovegni costituisce uno dei massimi capolavori dell’arte occidentale. La narrazione ricopre interamente le pareti con le storie della Vergine e di Cristo, mentre nella controfacciata è dipinto il grandioso Giudizio Universale, con il quale si conclude la vicenda della salvazione umana.

La colonna mancante in Piazza della Frutta

Nell’angolo nord – ovest del Palazzo, proprio sopra la scala, noterai un capitello… senza colonna! Qualcuno dice che l’abbiano rubata i vicentini, altri sostengono che sia così da sempre per agevolare il passaggio delle merci.

La prima donna laureata al mondo

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia è conosciuta come la prima donna laureata al mondo, avendo ottenuto la laurea in filosofia nel 1678 presso l’Università degli Studi di Padova.

Pesi e misure scolpite in Piazza della Frutta

In Piazza della Frutta si trova un angolino interessante che passa spesso inosservato: una serie di pesi e misure scolpite nel marmo. Le misure furono scolpite qui proprio per salvaguardare gli scambi e scovare gli “imbroglioni”.

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